È stata decisamente una giornata positiva per le imprese agricole italiane e, ovviamente per quelle marchigiane, quella di martedì scorso, in cui l’Assemblea plenaria del Parlamento europeo ha respinto la proposta della Commissione europea per la riduzione del 50 per cento dell’utilizzo di fitofarmaci. Come noto, nell’ambito del Green Deal europeo, il 22 giugno 2022 la Commissione aveva proposto un regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari come parte di un pacchetto di misure volte a ridurre l’impronta ambientale del sistema alimentare dell’UE. Contro tale proposta si è schierato sia il Governo italiano che tutte le associazioni di categoria. Con il voto contrario di 299 deputati (207 favorevoli e 121 astenuti) il Parlamento ha di fatto bocciato la proposta chiudendo la prima lettura. L’argomento, vista l’imminente scadenza della legislatura europea, sarà probabilmente accantonato e se ne riparlerà eventualmente dopo le elezioni del prossimo anno.
Tra le più convinte associazioni nel ritenere sbagliato il provvedimento della Commissione, è stata sia in sede nazionale che regionale Confagricoltura. “Ringraziamo i parlamentari europei italiani che hanno sostenuto la nostra posizione – ha dichiarato il presidente nazionale dell’organizzazione, Massimiliano Giansanti -. È possibile ora aprire una pagina nuova per rafforzare la sostenibilità ambientale del settore agricolo, senza mettere a rischio il potenziale produttivo del settore. Facciamo affidamento sull’azione del governo italiano per stringere ora le necessarie alleanze in seno al Consiglio. Non è in discussione l’obiettivo di tagliare il ricorso alla chimica nei processi produttivi, a vantaggio delle risorse naturali e della biodiversità. Ma vanno messe da parte le impostazioni ideologiche, lasciando la strada aperta alla ricerca, alle innovazioni e agli investimenti”.