Il significativo incremento della popolazione di cinghiali, caprioli e lupi è cosa ormai ben nota a tutti, così come evidenti sono le difficoltà connesse ad una adeguata gestione dei danni da essi causati. Circostanze che, oltre a colpire agricoltori e allevatori, sono sempre più patite anche dai comuni cittadini, automobilisti in primis.
A tal proposito la Regione Marche ha approvato le condizioni, i criteri e le modalità per accedere all’indennizzo dei danni causati alla circolazione stradale da parte della fauna selvatica vagante. Alla base di tutto ciò è previsto lo stanziamento, per l’anno 2024, della cifra complessiva pari ad 800 mila euro che servirà per risarcire i danni provocati dalla fauna selvatica sulle strade di tutto il territorio regionale. Resteranno fuori gli incidenti occorsi all’interno delle Oasi di Protezione, sulle autostrade e nelle vie private.
L’indennizzo potrà essere richiesto solo dimostrando l’effettiva collisione, dopo che il mezzo sia stato riparato o demolito. Coloro che sono già provvisti di apposita polizza assicurativa contro tale avversità, o che hanno già ricevuto o comunque hanno diritto a ricevere altre somme anche parziali da altri soggetti, non avranno diritto a ricevere l’indennizzo per il medesimo sinistro.
Variabile sarà inoltre l’entità dello stesso: è prevista la copertura dell’80% di tutte le spese di riparazione, che scende però al 50% in caso di rottamazione (massimo 4999,99 €). Saranno coperti anche gli eventuali costi dovuti per i mezzi di soccorso intervenuti.
Per accedere all’indennizzo dovrà essere presentata, esclusivamente a mezzo pec, una domanda, sulla base di modulistica predisposta dal settore e scaricabile anche presso il sito della Regione Marche. Questa dovrà contenere:
A) la dichiarazione che il veicolo non è già assicurato contro tale evento e che pertanto non ha già ricevuto o non ha alcun diritto a ricevere altre somme anche parziali, da altri soggetti, per il medesimo sinistro;
B) la dichiarazione di rinuncia a qualsiasi altra pretesa, precedente o successiva, ovvero a eventuale citazione in giudizio per il risarcimento del medesimo danno, condizionata alla sola ricezione dell’indennizzo;
C) la dichiarazione del richiedente l’indennizzo attestante che il veicolo oggetto del sinistro stradale è stato riparato.
Alla domanda dovranno, inoltre, essere allegati, tra gli altri, i seguenti documenti:
– copia del verbale dell’organo accertatore con i nominativi degli agenti presenti, necessario a verificare: la collisione con il selvatico e la verosimile identificandone della specie; la localizzazione del sinistro e la sua dinamica; le condizioni psico-fisiche del conducente.
– documentazione fotografica del danno del veicolo prima dell’avvenuta riparazione;
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