Torna il progetto “Pesci, Carni, Orti e Vigne dalla costa ai Borghi delle Marche” presentato ad Ascoli Piceno in una conferenza stampa dall’assessore all’agricoltura Andrea Maria Antonini, dal promoter Stefano Greco e dal direttore dell’Imt Alberto Mazzoni. Questa terza edizione avrà in calendario ben 200 appuntamenti (di cui 70 in programma presso il circuito delle Cantine ‘Eroe’) che si svilupperanno dal 28 gennaio a maggio.
I luoghi di interesse artistico che ospiteranno le tappe del progetto saranno la dimora storica Castel di Luco ad Acquasanta Terme, che ha recentemente riaperto i battenti dopo il restauro post terremoto, e il Museo del Mare di San Benedetto del Tronto. I ristoranti coinvolti saranno invece La Cittadella dei Sibillini di Montemonaco, l’Antico Caffè Soriano di San Benedetto, il Casolare Azzurro di Acquaviva Picena, l’Osteria e Botteghe Francescane di Ascoli Piceno. Le cantine che ospiteranno direttamente gli eventi saranno Velenosi e Pantaleone di Ascoli Piceno, Villa Pigna di Offida e Umani Ronchi di Osimo.
“Per un investimento complessivo di circa 708 mila euro, la Regione, attraverso questa iniziativa, ha inteso valorizzare il settore enogastronomico facendo leva sull’essenziale connubio tra i sapori della terra (vino, prodotti agroalimentari di qualità, birre artigianali/agricole, menù tipici) e le bellezze ambientali e storiche dei luoghi – ha spiegato l’assessore Antonini -. Mi preme evidenziare come 68 eventi si terranno in località di particolare interesse storico e culturale della nostra regione. Si tratta di un evento di assoluta rilevanza che vedrà la presenza di 198 cantine e 46 birrifici agricoli ed artigianali. Inoltre, saranno coinvolti anche 40 tour operator, mentre 129 saranno i menù tipici regionali che saranno proposti da 70 chef diplomati. Prevista anche la partecipazione eccezionale di alcuni chef stellati.
Elemento innovativo rispetto, alle precedenti edizioni, è di fatto il coinvolgimento di operatori enoturistici iscritti nello specifico registro del settore, la preparazione di menù tipici regionali e la realizzazione di eventi culturali in abbinamento con la presentazione dei vini e dei cibi”, ha proseguito l’assessore regionale all’agricoltura che ha poi rimarcato la valenza e il ruolo del turismo enogastronomico nelle strategie dell’ente quale “leva insostituibile ed efficace nel campo esperienziale, nell’ambito del sistema culturale e all’interno dell’azione promozionale a 360 gradi dei territori”.
L’assessore Antonini ha, infine, ricordato l’importanza di alcuni interventi normativi, varati con successo dalla Regione in questo specifico settore, come ad esempio la legge sull’enoturismo o di una prossima, attualmente in discussione alla II Commissione, relativa alla valorizzazione dei menù tipici locali che vedrà la creazione di un apposito registro dei piatti tradizionali delle Marche.