Il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, ha dichiarato l’esistenza del carattere di eccezionalità delle infezioni di peronospora (Plasmopara viticola) nei territori agricoli marchigiani per i danni causati alle produzioni di uva. I territori viticoli delle province marchigiane vengono quindi riconosciuti come zone infettate dalla peronospora e gli agricoltori che hanno conseguentemente avuto minori ricavi potranno accedere alle misure previste dal Fondo di Solidarietà Nazionale.
Lo comunica esprimendo soddisfazione l’assessore all’agricoltura Andrea Maria Antonini: “E’ un primo risultato raggiunto grazie all’attenzione prestata sul fenomeno sin dal maggio 2023. Ricordo che proprio su impulso della Regione Marche, trainando le altre Regioni, la questione è approdata sul tavolo nazionale sensibilizzando il Ministero ed ha consentito di raggiungere il buon esito odierno”.
Ricordo inoltre, aggiunge Antonini “che la proposta di declaratoria di eccezionalità approvata con la delibera 1738 del 20 novembre 2023 si è basata sui dati rilevati dalla raccolta delle segnalazioni di 1520 viticoltori danneggiati, provenienti da 159 comuni marchigiani ed è stato dimensionato un danno di oltre 62 milioni su una superficie interessata di oltre 7000 ettari”.
Secondo quanto previsto dal decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, la ripartizione dell’importo da assegnare alle Regioni avviene sulla base dei fabbisogni risultanti dall’istruttoria delle domande di accesso al Fondo di solidarietà nazionale che i viticoltori danneggiati compresi nei territori individuati dal decreto dovranno presentare sul SIAN non appena l’AGEA avrà pubblicato l’apposito applicativo. L’istruttoria comprenderà la verifica delle relative dichiarazioni di produzione di uva da vino della vendemmia 2023.
La ripartizione delle somme tra le Regioni sarà effettuata con decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni, con preferenza per le imprese agricole che, in coerenza con le buone pratiche agricole, dimostrino di aver sostenuto costi finalizzati a trattamenti preventivi di contrasto agli attacchi di peronospora.
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