Apicoltori regionali a confronto tra criticità e opportunità

Grande partecipazione di operatori all'incontro svoltosi a Fano
Attualità

Summit regionale per il miele marchigiano nell’incontro ‘Marche apicoltura 2024’ svoltosi nei giorni scorsi a Fano per fare il punto sulla situazione regionale e individuare una strategia comune. Organizzato dal Consorzio apistico di Pesaro e Urbino, capofila dei quattro Consorzi regionali, l’appuntamento, particolarmente partecipato, ha rappresentato un importante occasione di confronto sull’apicoltura marchigiana in un momento complesso per il settore a causa dell’emergenza climatica, dei suoi inesorabili effetti sulla produzione, tra carenza di miele e crisi di mercato.

Dalla direttiva breakfast e nutrizioni d’emergenza, alle morie e spopolamenti in apiario, criticità dell’anagrafe apistica, etichettatura fino alla tutela e benessere delle api, sono stati numerosi i temi trattati durante il convegno che ha offerto l’opportunità agli apicoltori marchigiani di sottolineare il valore dei prodotti apistici regionali e fare emergere l’importanza di valorizzare le produzioni locali di qualità.

Importanti rassicurazioni sono state fornite dal Masaf, con la partecipazione di Luigi Ricci, direttore del Settore Produzioni Animali, che, nel suo intervento, ha comunicato la possibilità di introdurre, per l’annualità 2025, nella programmazione OCM Miele (contributi all’apicoltura) le nutrizioni d’emergenza in caso di eventi climatici avversi.

I quattro Consorzi apistici marchigiani si sono uniti per tutelare, far conoscere e promuovere i prodotti dei propri soci. Sono quelli delle province di Pesaro e Urbino, di Ancona, di Macerata, di Fermo e di Ascoli Piceno. Oggi le Marche contano 71.497 alveari e 3.386 apicoltori e registrano una produzione media intorno alle 2 mila tonnellate l’anno (Osservatorio Miele), in condizioni climatiche normali, sempre più difficili per il cambiamento climatico. Sono 69 le aziende regionali che conducono l’apicoltura con metodo biologico, per un totale di 7.543 alveari: circa il 10% del totale, con una produzione di circa 150 tonnellate. Infine, sono circa 1.800 gli alveari certificati con il marchio QM, che equivale a un quantitativo che varia dai 300 ai 400 quintali di miele.

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Tags: apicoltori, in evidenza, Miele

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