Siamo nella fase fenologica di spigatura del grano, con andamento praticamente uniforme dalla montagna al mare nei circa 100 mila ettari di terreno coltivato nelle Marche. Il ciclo biologico è in anticipo di 10-15 giorni rispetto alla media. Le piogge di questi giorni hanno idratato i terreni (e dovrebbero continuare a farlo stando alle previsioni della prossima settimana) scongiurando i danni da siccità che in alcune zone della regione si cominciavano a registrare.
È anche questo il momento in cui si compie l’ultimo trattamento previsto, per consentire al meglio fioritura, allegagione e progressiva maturazione della cariosside.
“Il trattamento è già in corso in numerosi terreni” spiega l’agronomo Stefano Biagetti, tecnico del Consorzio Agrario di Ancona, principale centro di stoccaggio di grano duro della regione.
“L’azione è quella fungicida – continua – contro malattie come lo Oidio o la Septoria, ma serve anche per scongiurare gli attacchi di insetti come gli Afidi o la Lema del frumento. Quest’anno, in particolare, a causa di un inverno mite, l’attacco degli Afidi è risultato più accentuato perché le colonie hanno potuto riprodursi molto presto. Il trattamento previene infine anche la Fusariosi, malattia che può creare problemi seri”. Gli effetti negativi di questa patologia, come noto, si riflettono sulla resa, sui parametri qualitativi della granella e sulla salubrità della stessa. La granella colpita da Fusariosi può risultare non idonea alla trasformazione o addirittura non essere commercializzabile, a causa della presenza di micotossine prodotte dal fungo patogeno.
Tornando al meteo, l’auspicio è che le piogge di questi giorni, benché benefiche per i terreni, non si prolunghino eccessivamente perché, ricorda Biagetti “una volta che il grano entra in fioritura la pioggia può pregiudicare l’allegagione e questo si potrebbe riflettere in una scarsa produzione”.
