Assicurazione trattori non circolanti su strada, proroga di buon senso

Accolte dal governo le richieste provenienti dal mondo agricolo
Attualità
di Alberto Maria Alessandrini

Che il previsto obbligo assicurativo per tutti i mezzi, anche se non circolanti su strada, avrebbe creato dei grossi disagi alle aziende agricole era cosa nota. Ma, ancor più intuibili, sono state da subito le difficoltà pratiche che una normativa del genere avrebbe potuto incontrare. Come effettuare i controlli, quali criteri applicare nell’individuazione del mezzo (marciante o meno), le modalità di verifica delle prescrizioni normative, etc… sono stati solo alcuni degli aspetti di difficile applicazione immediatamente sollevati dal mondo agricolo, Confagricoltura in primis.

Proprio a tal proposito, farà tirare un sospiro di sollievo a molti l’annuncio della seconda proroga a tale obbligo che il governo sembrerebbe voler concedere in sede di conversione del decreto-legge Agricoltura. Un rinvio alla fine dell’anno, 31 dicembre 2024, per gli obblighi di assicurazione per tutte quelle macchine agricole non circolanti su strade o luoghi pubblici. Una scelta che, se da un lato, permetterebbe una migliore consapevolezza nell’applicazione della norma, dall’altro, farebbe risparmiare non poco anche molte aziende rinviando la stipula delle polizze fino ad oggi non ritenute né obbligatorie né necessarie.

Tale novità, introdotta lo scorso anno a causa dei ben noti vincoli europei (Decreto Legislativo n. 184 del 22 novembre 2023, che ha recepito la Direttiva dell’Unione Europea 2021/2118), ha rappresentato sin da subito un vero e proprio balzello ulteriore per il mondo produttivo. Non è infatti rara la presenza, all’interno delle nostre aziende agricole, di vecchi trattori a cingoli, sollevatori telescopici o mezzi semoventi spesso utilizzati solo in campo o in aree private e sui quali fino ad oggi non gravavano obblighi assicurativi specifici. Una situazione di indubbio caos tale da giustificare la scorsa primavera la concessione di una prima proroga al 30 giugno.

Immediata, da subito, la reazione del settore che, anche tramite Confagricoltura, si è attivato nelle varie sedi istituzionali rimarcando quantomeno “la necessità di prevedere un’ulteriore proroga dell’obbligo assicurativo per i mezzi agricoli che non percorrono strade pubbliche, al fine di consentire un approfondimento adeguato della questione e l’individuazione di soluzioni condivise che tutelino la sicurezza senza penalizzare il settore agricolo”.

Richieste nuovamente accolte dal governo proprio con lo spirito, almeno ci si augura, di trovare una soluzione che possa diventare definitiva e che non penalizzi eccessivamente un settore già fortemente in crisi.

Tags: Assicurazioni obbligaroie, confagricoltura, in evidenza

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