Maedi-Visna, la malattia che colpisce le pecore: conosciamola meglio

Un progetto di rivitalizzazione della zootecnia marchigiana coordinato dall'Istituto Zooprofilattico
Attualità

L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, in qualità di ente capofila, in collaborazione con l’Università degli Studi di Camerino, l’Amap, l’Asur, il Servizio Veterinario Regionale e le associazioni di categoria del settore sta lavorando al progetto “Monitor Marche, finanziato nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 – M16.2.A, mirato a rivitalizzare il settore zootecnico marchigiano, comparto chiave per l’economia regionale che, negli ultimi anni, sia per emergenze di tipo sanitario che ambientali (sisma, alluvioni, siccità), ha mostrato un trend negativo sia in termini di numero complessivo di capi allevati sia di aziende attive.

Scopo del progetto è quello di creare i presupposti per lo sviluppo di un approccio integrato alla gestione complessiva delle patologie animali, in aggiunta ai piani nazionali di controllo e profilassi.

Assodato che una oculata gestione sanitaria degli allevamenti, associata ad una crescita nella capacità di gestione manageriale delle strutture, rappresenti lo strumento essenziale per un effettivo generale miglioramento del settore agro-zootecnico regionale, il progetto persevera nell’obiettivo di produrre materiale scientifico e divulgativo in ausilio al controllo dello stato sanitario degli allevamenti zootecnici marchigiani appartenenti alle principali filiere produttive, bovini, ovi-caprini (carne e latte) e suini, favorendo un approccio integrato volto ad individuare ed applicare misure innovative di prevenzione e di controllo delle principali patologie.

Con questo fine il progetto propone nuovi schemi di sorveglianza attiva e passiva, da applicare lungo le principali filiere zootecniche regionali, al fine di definire con accuratezza il peso delle principali patologie presenti.

I protocolli di intervento elaborati sulla base dei risultati ottenuti sono finalizzati alla risoluzione delle specifiche più frequenti problematiche sanitarie, al rispetto del benessere animale e al corretto uso del farmaco.

Nell’ambito del progetto, particolare attenzione è volta alla Maedi-Visna,  malattia progressiva che induce nelle pecore un forte deperimento, causa di importanti effetti deleteri a livello di produzioni animali, con ripercussioni nella loro libera circolazione ai fini commerciali, in tutto il mondo. Questa patologia è causata dai Lentivirus dei piccoli ruminanti (SRLV), un gruppo di virus ad elevato potenziale di mutazione e ricombinazione. L’infezione induce una infiammazione lenta, cronica e persistente nei polmoni, nelle articolazioni, nel sistema nervoso e nella ghiandola mammaria, inducendo diverse forme cliniche (polmonare, articolare, nervosa e mammaria). Il problema più comune dopo l’infezione da SRLV è l’aumento del tasso di rimonta dovuto allo scadimento della condizione corporea degli animali e al calo delle produzioni. Non esistono trattamenti o vaccini per la Maedi-Visna e quindi l’accurata diagnosi della patologia rimane l’elemento fondamentale da cui partire per impostare un programma di controllo ottimale dell’infezione e ridurne la diffusione.

Ecco un utile video divulgativo.

Tags: in evidenza, Istituto Zooprofilattico, pecore

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