Monitoraggio superfici incolte, ecco i chiarimenti

Raccomandata una minima lavorazione de terreni lasciati a riposo
Economia

Confagricoltura informa che AGEA ha pubblicato chiarimenti in merito alle procedure di monitoraggio delle superfici a seminativo e a pascolo che sono a rischio di abbandono.

Quale principio generale, gli agricoltori devono garantire una manutenzione minima del territorio, tramite pratiche colturali ordinarie, al fine di evitare che un’area non adeguatamente gestita rischi di essere classificata come “abbandonata”, con conseguenze sulla possibilità di accesso ai pagamenti della PAC.

A partire dal 2024, AGEA ha implementato il sistema di monitoraggio satellitare per individuare i rischi di abbandono. Il sistema utilizza i dati del satellite Sentinel-2 per analizzare le superfici agricole e identifica variazioni nella vegetazione e nella manutenzione dei terreni, classificandoli in diverse categorie. Il monitoraggio avviene su un arco temporale di tre anni consecutivi.

Gli agricoltori, avvertiti da AGEA con mirata comunicazione, hanno la possibilità di accettare l’esito del monitoraggio, consolidando lo stato di abbandono del terreno, o di contestarlo entro il 15 aprile dell’anno successivo a quello di domanda ( per la campagna 2024 il termine ultimo sarà il 15 aprile 2025), presentando prove documentali a supporto della loro richiesta di riesame. Se la contestazione viene respinta, il terreno viene definitivamente classificato come abbandonato e non sarà più idoneo a ricevere pagamenti. Per quanto sopra, è sempre raccomandata una minima lavorazione anche dei terreni lasciati a riposo.

Tags: Agea, in evidenza, superfici non coltivate

Suggeriti

Nasce la prima tartufaia di bianco coltivata nelle Marche
“Agricoltura senza futuro se si privilegia il prezzo alla qualità”

Da leggere