Si accomuna surrettiziamente un prodotto di elevato profilo e tradizione – orgoglio della filiera produttiva nazionale, componente irrinunciabile della dieta mediterranea – a sostanze la cui presenza nel vino è marginale”.
Lo dichiara il presidente della Commissione Agricoltura della Camera Mirco Carloni (nella foto). “Inoltre – aggiunge -, la tossicità emerge solo in presenza di consumi smodati ed è assente nelle condizioni in cui il vino, in quanto alimento, viene normalmente consumato da migliaia di anni. La stragrande maggioranza degli studi scientifici dimostra invece come il vino agisca preventivamente contro le malattie cardiovascolari, la demenza e i tumori. Molte sostanze del vino e dell’uva – prosegue – sono state isolate e hanno comprovato che agiscono come fattori anti-cancro anche in ambito terapeutico”. Secondo Carloni “l’etichettatura voluta dall’Ue in accoglimento della richiesta irlandese, così come alcuni commenti superficiali di virologi onnipresenti sui media, divenuti famosi per aver esasperato il clima emergenziale di questi anni di pandemia, ignorano completamente questa imponente realtà. Come Commissione Agricoltura tuteleremo in ogni sede e a tutti i livelli – nutraceutico, scientifico, economico e culturale – il vino, i suoi produttori, e l’intero comparto vitivinicolo, allo scopo di assicurare che questo prodotto non venga ingiustamente criminalizzato e siano invece valorizzato come componente irrinunciabile della nostra storia e cultura” conclude.