Presentato il progetto “SI–RIPARTE”, che punta ad accrescere la competitività delle imprese della filiera cerealicola biologica marchigiana grazie all’impiego di tecnologie digitali. Il progetto verrà condotto dalla cooperativa Montebello, capofila come referente dei produttori bio, insieme con l’Università Politecnica delle Marche, partner scientifico, Apra – Vargroup company, partner tecnologico, e il Consorzio Marche Biologiche che divulgherà obiettivi e risultati.
“Questo progetto – ha detto Francesco Torriani, presidente del Consorzio Marche Biologiche – investe su tecnologie semplici che potranno essere utilizzate da ogni impresa agricola per tante attività, dal monitoraggio dei campi alla tracciabilità. In particolare i dati raccolti saranno utili a tutta la filiera ed andranno ad alimentare un sistema di supporto alle decisioni”. Nell’ambito del progetto verrà sviluppato e testato un prototipo innovativo per una digitalizzazione rapida ed economica delle imprese; questo nuovo sistema verrà impiegato in 20 aziende, con l’obiettivo di estendere l’applicazione ad un bacino più ampio.
Questi interventi hanno l’ambizione di difendere e valorizzare la qualità delle nostre produzioni: per Pierfrancesco Fattori, presidente della Montebello, è fondamentale “garantire l’assoluta integrità del processo di produzione del bio made in Marche e promuovere il miglioramento continuo della sostenibilità ambientale ed economica”.
Il convegno è stato anche un’occasione importante per parlare di programmazione politica. In collegamento, l’assessore all’Agricoltura della Regione Marche, Andrea Maria Antonini, ha messo l’accento sui vantaggi offerti da queste tecnologie che velocizzano i processi e abbattono i costi, potenziando la competitività e favorendo anche il passaggio generazionale. Su questo punto ha insistito Mirco Carloni, presidente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati che, intervenendo in collegamento, oltre a ribadire il sostegno al settore bio, ha fatto riferimento alla proposta di legge “Gioventù agricola” che prevede agevolazioni fiscali e interventi sul sistema creditizio.
Il progetto “SI–RIPARTE” (ovvero SIstemi digitali Rapidi, Innovativi e PARTEcipati per l’integrazione delle piccole/medie imprese agricole marchigiane nelle filiere biologiche globali) durerà 3 anni e prevede momenti di confronto e condivisione, oltre che esperienze dirette in campo per testare i nuovi sistemi digita
La filiera cerealicola biologica delle Marche diventa smart
Un progetto per accrescere la competitività delle imprese agricole