Ampliamento del Parco del Conero? Altra mazzata alle imprese agricole

Castelfidardo pensa di entrare con 500 ettari: i dubbi di Confagricoltura
Attualità

È una questione destinata a fare discutere, e non poco, la proposta di adesione al Parco del Conero del Comune di Castelfidardo. Un’idea che riaffiora ciclicamente nel dibattito locale ma che, fino ad oggi, non aveva mai trovato una concreta applicazione.

Nel prossimo Consiglio comunale del 26 settembre, infatti, risulta iscritto all’ordine del giorno la perimetrazione e l’attivazione delle procedure di adesione del Comune al Parco. Un iter ormai avviato senza, però, particolare attenzione alle molteplici conseguenze che tutto ciò comporti non solo per la popolazione residente ma anche per le aziende agricole che insistono sul territorio.

Dovrebbero essere circa 500 gli ettari coinvolti, nel versante est del comune, in loc. Crocette. Un’estensione non irrilevante soprattutto se rapportare alle dimensioni relativamente esigue che il parco ha attualmente (6.000 ettari). Ma soprattutto una questione non di poco conto stante i vari vincoli che le aree parco hanno rispetto al resto del territorio. Limitazioni di natura urbanistica, paesaggistica, di tutela di fauna e flora. Elementi la cui convivenza con le imprese agricole, spesso, possono creare non poche difficoltà. Basti pensare alla gestione della fauna selvatica o all’allungamento degli iter burocratici per ristrutturazioni o costruzioni ex novo di strutture funzionali allo svolgimento delle attività aziendale (stalle, cantine, magazzini, etc..)

Marco Cingolani

A tal proposito Marco Cingolani, consigliere comunale di Castelfidardo ricorda come “non si tratta di essere contro la questione a priori, ma è una decisione talmente tanto importante e che va ad impattare su un territorio ampio ( non solo quello coinvolto ma anche le aree confinati) che non si può prendere senza la piena condivisione e la discussione con cittadini ed attività produttive”.

Anche in merito alle modalità di adozione della scelta Cingolani non risparmia dubbi: “è stato spiegato alla collettività cosa voglia dire entrare a fare parte di un Parco Regionale? Per quale motivo la discussione non si è limitata preliminarmente al dibattito in Commissione Urbanistica – come i regolamenti possono prevedere – ma si è deciso di approdare anche in Consiglio Comunale fin da subito?”

Dubbi che solleva anche Confagricoltura Marche con il direttore Alessandro Alessandrini: “La questione è tutt’altro che irrilevante anche in considerazione della proposta di legge, già presenta alla Camera, che prevederebbe il cambio di status del Conero da Parco Regionale a Nazionale. Nulla in contrario a questo, ma tutti noi sappiamo quanti vincoli e difficoltà per le attività produttive le aree protette impongono. Inoltre, come spesso accade, il nostro settore è sempre quello al quale vengono chiesti più sacrifici, ma che raccoglie meno benefici da tali situazioni. Pensiamo alla proliferazione di lupi e cinghiali che abbiamo in tutta la Regione, figuriamoci l’aumento di aree in cui verrà interdetta la caccia cosa potrebbe comportare”.

Alessandro Alessandrini

Aspetti molto pragmatici, quelli ricordati dal direttore Alessandrini, ma che contribuiscono ad aumentare i dubbi circa queste scelte. “Il semplice ampliamento di una tettoia o la costruzione di una recinzione all’interno delle aree parco diventano questioni ancor più complesse di quanto già non lo siano in zone ordinarie. La creazione di un’area protetta istituisce di fatto un passaggio obbligato in più da svolgere per ogni iter procedurale, dovendo passare anche attraverso gli uffici del Parco stesso. A fronte di questi inconvenienti quali saranno i reali benefici per i nostri agricoltori? Certamente chi svolge attività agrituristica potrà avere qualche vantaggio in più, ma tutti gli altri imprenditori agricoli?”

Molte perplessità, dunque, che attendono risposte e per le quali sarà necessario, in mancanza di una discussione preliminare, attendere il prossimo Consiglio comunale di Castelfidardo. Durante questo, però, il dibattito non potrà che essere limitato ai soli consiglieri e non di certo agli agricoltori (la categoria forse più coinvolta di tutti nella questione).

Tags: Alessandrini, Castelfidardo, Cingolani, confagricoltura, in evidenza, Parco del Conero

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