di ANTONIO TRIONFI HONORATI
A me è successo… a me è successo, più volte, di fare la respirazione “bocca a bocca” ad un vitello appena nato pregando Dio che ci mettesse anche Lui del suo. A me è successo anche di “invocarne” il nome quando, invece, la Sua attenzione era rivolta altrove. A me è successo di mettere entrambe le mani nell’utero di una delle mie vacche per aiutarla a partorire, magari per un parto distocico. A me è successo di versare le mie lacrime – di rabbia e di disperazione – quando non potevo far altro che aspettare. A me è successo di dover/poter concedere la “dolce morte” ad alcuni dei miei animali e versare comunque le mie lacrime. A me è successo di non capire come avessero fatto ad “incastrarsi” in certe situazioni.
A me succede spesso di non capire i benpensanti che non hanno la più pallida idea di cosa voglia dire il nostro lavoro, ma si sentono in diritto di giudicare, criticare, pontificare.
Noi, allevatori e agricoltori non saremo tutti uguali: sicuramente ci sarà qualcuno che viaggia sopra le righe. Ma sono sicuro che la maggior parte dei miei colleghi sa esattamente di cosa sto parlando ed hanno condiviso le medesime situazioni, emozioni, lacrime. Ed è per questo che meritiamo rispetto. Quel rispetto che alcuni ritengono non ci competa, ma sbagliano di grosso…
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