Biotecnologie in agricoltura, dalle Marche un forte richiamo alla politica

L'intervento di Mezzetti (Unipm) condiviso da Confagricoltura e Consorzio Agrario di Ancona
Attualità

Grande apprezzamento per il primo Macfrut Talk che si è svolto a Cesena, con la partecipazione del prof. Bruno Mezzetti, docente all’Università  Politecnica delle Marche, che da anni studia e sviluppa le biotecnologie applicate alle nostre produzioni agricole.

“Tramite l’RNAi (tecnica utilizzata per silenziare selettivamente l’espressione genica) si possono ottenere non solo formulati per la difesa, ma anche piante resistenti alle principali malattie. Ci sono già diversi progetti di ricerca che stanno ottenendo buoni risultati, ma la decisione finale spetterà comunque alla politica”.

Bruno Mezzetti

Queste le parole di apertura dell’accademico con le quali ha immediatamente centrato l’attenzione sull’oggetto della sua lectio magistralis dal titolo “Investire nelle biotecnologie per aumentare la sostenibilità e la competitività delle produzioni ortofrutticole”.

Le sperimentazioni in materia sono già diverse, ad esempio sui portinnesti della vite resistenti a peronospora, oidio e botrite. Un progetto, questo, dove stanno lavorando Vitroplant, Università Politecnica delle Marche e Consorzio fitosanitario di Reggio Emilia. Così come non mancano progetti di ricerca che riguardano il pero: si stanno sviluppando protocolli per l’induzione di resistenza/tolleranza a Stemphilium vesicarium tramite strategie di silenziamento genico.

“Un’altra sperimentazione in atto è contro Sharka (c.d. Vaiolo del Prugne) – ha spiegato il prof. Mezzetti-: in ambiente confinato si stanno svolgendo prove con RNAi su portinnesti di susino, albicocco e pesco per indurre una resistenza al virus. Ma anche per orticole come il pomodoro ci stiamo adoperando con portinnesti RNAi e peptidi per la resistenza a botrite e peronospora. Progetto simile riguarda anche la fragola, per contrastare la botrite”.

Grande interesse del pubblico per l’iniziativa

Ma se in Italia ancora siamo costretti a sperimentare, negli Stati Uniti i primi risultati concreti sono già arrivati. A tal proposito il prof. Mezzetti ricorda che “la Società Greenlight ha registrato e avviato la commercializzazione negli USA di Calantha, per il controllo della dorifora della patata. In Italia sono state avviate le sperimentazioni gestite da Astra, anche a seguito dell’accordo fra Regione Emilia Romagna e Greenlight del 2022. Dovrebbe essere prossima la registrazione in Europa del primo fitofarmaco a base di dsRNA. E auspico che questo sia approvato nella classe dei fitofarmaci biologici come già avvenuto negli Stati Uniti e in Australia”.

Un lavoro importante sul quale, però, la politica dovrebbe credere ed investire lasciando da parte posizioni ideologiche ed antiscientifiche. Fondamentali, naturalmente, anche maggiori finanziamenti per la ricerca e per lo sviluppo di progetti che permettano l’applicazione di queste innovazioni direttamente in campo.

Un intervento, quello di Mezzetti, molto apprezzato dalla vasta platea di imprenditori agricoli, accademici, rappresentati del mondo produttivo presenti. Fra questi, in rappresentanza delle Marche ed a testimonianza dell’attenzione che il mondo produttivo riserva a tali ricerche, anche il presidente di Confagricoltura Ancona Antonio Trionfi Honorati ed il presidente del Consorzio Agrario Provinciale Alessandro Alessandrini con Raffaele Marziani, responsabile del servizio fitosanitario del Consorzio.

A tal proposito il presidente Alessandrini al termine dell’incontro ha precisato come “le biotecnologie saranno fondamentali sia per la riduzione degli agrofarmaci che per l’aumento della produttività. Dobbiamo invertire la politica di questi ultimi 30 anni altrimenti saremo costretti ad importare derrate alimentari dall’estero. La messa al bando degli OGM, ad esempio, ha contribuito alla drastica riduzione delle coltivazioni di mais e di soia in pianura (anche a causa delle posizioni di molti ambientalisti da salotto) costringendoci ad acquistarle dall’estero. E quegli stessi OGM che non possiamo sfruttare in patria arrivano nei nostri porti provenienti dall’altra parte del mondo”.

Tags: Alessandrini, biotecnologie, in evidenza, Macfruit, Mazzetti

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