Castellucci: “Irrinunciabile sostenere l’export del vino”

Confronto in Confagricoltura al Vinitaly sul futuro del settore
Economia

Il presidente di Confagricoltura Marche, Federico Castellucci, nella sua veste di presidente della Federazione Vino di Confagricoltura è stato tra i protagonisti dell’interessante talk sui vini bianchi e rossi tenutosi nell’hub dell’associazione agricola al Vinitaly. L’incontro è stato introdotto da un’analisi di Ismea presentata da Tiziana Sarnari: “È evidente il cambiamento in atto nella produzione e nelle preferenze dei consumatori, che si accompagna a una tendenza generale positiva per i vini bianchi e rosati, che arrivano al 50% delle scelte, e una diminuzione dei vini rossi, fermi al 38%”.

“Con l’attuale campagna abbiamo toccato il punto più basso in volumi, dal dopoguerra, con 38 milioni di ettolitri – ha aggiunto Federico CastellucciI rossi hanno perso l’8% di esportazione, pertanto gli investimenti sull’export si confermano una scelta irrinunciabile per stimolare la domanda, cercando di promuovere modelli di consumo anche innovativi”.

Il dibattito ha visto la partecipazione di diversi rappresentanti di Consorzi di Vini italiani, tra cui quello del presidente dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, Michele Bernetti, che ha confermato come il grande lavoro svolto in questi anni sta premiando la denominazione Castelli di Jesi, che, pur avendo una superficie nel complesso limitata, ha acquisito valore. “Per la prima volta, inoltre, i bianchi strutturati hanno acquisito un pregio analogo a quello dei grandi rossi nella percezione del pubblico. Lavoriamo anche in questa direzione”.

Tra gli altri interventi quello di Francesco Mazzei, presidente di Avito, che raggruppa tutti i 22 consorzi della Toscana (“La Maremma chiude con un segno positivo proprio perché trainata dal Vermentino, che abbiamo saputo valorizzare”), di Michelangelo Tombacco, vicepresidente della Doc Friuli (“I consumatori apprezzano vini più leggeri, più freschi. La nostra regione, nell’ambito dei bianchi, è conosciuta soprattutto per Prosecco e Pinot Grigio delle Venezie, ma la collina continua a fare vini importanti, come il Ribolla, che il mercato apprezza”), di Christian Marchesini, presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella (“La Valpolicella rappresenta appena l’8% del Veneto, ma è trainante. Siamo fiduciosi perché ci sono segnali di una leggera ripresa”).

“Questi momenti di confronto organizzati da Confagricoltura si confermano di grande valore – ha chiuso la componente di Giunta Giovanna Parmigiani – perché stimolano la riflessione e offrono spunti per delineare le strategie di valorizzazione del comparto e del settore primario in generale”.

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