Con l’entrata in vigore della nuova Finanziaria prenderà il via anche un nuovo adempimento in capo agli amministratori di tutte le società: l’obbligo di dotarsi di una Pec. La legge di bilancio 2025, infatti, ha imposto l’iscrizione nel Registro delle Imprese anche del domicilio digitale (Pec) personale degli amministratori. Sia che si tratti di società di persone che di capitali, comprese le società semplici agricole (configurazione largamente diffusa nel settore primario).
Non sarà più sufficiente la Pec dell’impresa, dunque, ma ogni amministratore di società dovrà possederne una personale. La qualifica di “amministratore” non è da confondere con il “legale rappresentante” in quanto il primo caso dipende dai poteri attribuiti ai vari soci nell’atto costitutivo della società. In caso di più amministratori, deve essere comunicato l’indirizzo PEC di ciascuno di essi. Un soggetto che ricopre incarichi in più società potrà utilizzare un unico indirizzo Pec personale o più indirizzi differenti.
Il nuovo obbligo riguarda sia le società costituite dopo il 1° gennaio 2025 che quelle già in essere. Per queste ultime, la comunicazione dell’indirizzo Pec degli amministratori dovrà avvenire entro il 30 giugno 2025. Eventuali ritardi od inadempienze comporteranno la sospensione dell’iter istruttorio di qualsiasi procedura in corso inerente l’azienda. La Camera di Commercio competente sarà poi tenuta ad assegnare un termine massimo di trenta giorni per integrare l’informazione mancante ed in caso di mancata ottemperanza entro il termine, qualsiasi domanda verrà rigettata. In aggiunta è prevista una sanzione amministrativa che va da 103 euro a 1.032 euro.
L’ennesimo obbligo, certamente utile se letto in chiave di digitalizzazione dei processi e velocizzazione delle procedure, ma che imporrà ulteriori costi ed adempimenti burocratici trattandosi la Pec di un servizio si obbligatorio ma ancora a pagamento.