Frutti antichi delle Marche: pera rossina e pera del perdono

L'agricoltura incontra l'archeologia per tutelare la biodiversità regionale
Attualità
di Giorgia Clementi

Pera rossina e pera del perdono, sono le varietà di due antichi frutti che, per secoli, sono cresciute nella regione Marche. Ne abbiamo scoperte le proprietà insieme ad Antonio Francesco Santini dell’Azienda agricola “Il Sorbo”, situata a Montefortino di Frontino. Nel piccolo comune in Provincia di Pesaro Urbino, Santini si prende cura del suo vivaio dove ospita e tutela centinaia di varietà antiche di frutti, circa 120 solo le varietà di mele e un centinaio le pere.

Tra queste, anche la pera rossina e la pera del perdono prima citate, delle quali Santini è agricoltore custode riconosciuto dall’Amap.

Rossina, la pera tonda come una mela

Antonio Santini, “Il sorbo”

Non si hanno troppe notizie sulle origini della pera Rossina. Ciò che è certa è la sua presenza, nei racconti degli anziani del posto e nei campi della Valle del Montefeltro ormai qualche decennio fa. Una varietà locale dalla particolare forma tondeggiante, “che alla vista sembra una mela – spiega Santini. La buccia ha il colore rosso arancione ed è ruvida al tatto, quasi in grado di graffiare un po’ le dita”.

Matura alla fine di agosto e, oltre ad essere un prodotto valido da consumare fresco, si rivela particolarmente versatile: “ideale per essere caramellata così come protagonista di preparati, marmellate e succhi di frutta”.

Pera del perdono

Pera del perdono

A dare il curioso nome alla Pera del perdono è invece il periodo della sua maturazione che ricade nei giorni della Festa del Perdono di Assisi, celebrata i primi due giorni di agosto. La sua zona di diffusione è limitata all’area appenninica umbro marchigiana.

Dalla forma allungata e asimmetrica e di colore giallo, “non ha una grossa conservabilità” ed è ideale mangiarla a ridosso della raccolta.

Ma come nasce l’idea di coltivare frutti antichi?

La Fondazione Archeologia arborea di Città di Castello, così come L’orto dei frutti antichi di Pennabilli fondato da Tonino Guerra sono alcune delle realtà italiane dove l’agricoltura e la botanica hanno incontrato i principi dell’archeologia, dando origine a luoghi dove piante che altrimenti sarebbero andate perdute tramandano nel tempo preziosi frutti.

L’idea nasce spesso dal legame con la propria terra e da ricordi del passato, proprio come il vivaio di Antonio Santini: “il tutto è nato in maniera nostalgica – racconta. Da ragazzo giravo per i campi e c’erano piante ovunque, poi la meccanizzazione le ha fatte scomparire perché ha reso necessario più spazio per passare con gli strumenti da lavoro. Grazie ai ricordi degli anziani del posto ho iniziato a cercare le antiche varietà e ad innestarle. C’è stato anche l’incontro con Tonino Guerra che mi ha spronato a far crescere il progetto”.

Oggi le varietà ricercate non si limitano alla sola regione Marche, conclude: “all’inizio avevo tutte piante cresciute intorno alla nostra zona poi, grazie alla partecipazione a Fiere e all’incontro con i clienti, sono riuscito ad allargare il territorio includendo varietà di Umbria, Toscana ed Emilia Romagna”.

Fiere specialistiche e prodotti ricercati

La vendita degli antichi frutti coltivati da Santini avviene in azienda o nel corso della partecipazione a fiere specialistiche. Come la fiera di Lucca ad esempio, un appuntamento importante del settore, così come la fiera di Borgo Plantarum, vicino Reggio Emilia.

Ma anche Pennabilli” ricorda Santini, dove alla fiera dei frutti antichi di Italia rappresenta la regione Marche con i suoi prodotti.

L’interesse verso le antiche varietà è crescente – conclude – sia per il valore storico, ma anche per la loro capacità di adattamento e l’unicità del sapore”. La loro coltivazione avviene in maniera naturale ed i frutti sono spesso apprezzati dagli autori di una cucina ricercata ed attenta alle proprietà salutari del cibo.

Un interesse che diventa valore aggiunto per tutti quei prodotti come la pera rossina e la pera del perdono, custodi di storia regionale e ricchezza per il territorio, così come per i nostri piatti.

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Tags: agricoltore custode, in evidenza, pera del perdono, pera rossina, varietà antiche

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