Sono oltre cento gli imprenditori agricoli il cui terreno vedrà il passaggio del nuovo gasdotto denominato “Anello della Valdaso”. Un’opera mastodontica che taglia in due una valle tradizionalmente vocata ad un agricoltura di eccellenza per circa 20 km da Montedinove a Montefiore dell’Aso, attraversando Montalto, Carassai, Ortezzano e Petritoli.
Questione incandescente sulla quale cittadini ed agricoltori da mesi hanno già avanzato forti dubbi e perplessità. Tra questi Mauro Acciarri, noto imprenditore agricolo di Ortezzano e presidente provinciale di Confagricoltura.
“In qualità di presidente di Confagricoltura Ascoli Piceno e Fermo – ha sottolineato – mi preme sottolineare la posizione di netta e incrollabile contrarietà, dell’associazione che rappresento, alla realizzazione lungo la val d’Aso del metanodotto.
Ho già espresso pubblicamente che tale opera, oltre ad essere inutile e anacronistica, una volta realizzata porterà un tale carico di traffico lungo la vallata in direzione del futuro impianto inceneritore che potremo dire addio alla storia di un territorio naturalmente vocato all’agricoltura e alla tranquillità delle persone che lo abitano.
Nell’interesse degli agricoltori e della popolazione ho combattuto, e tuttora mi sto battendo, affinché il metanodotto venga bloccato: è una battaglia innanzi tutto di civiltà che affronto quotidianamente ed a tutti i livelli, interfacciandomi con le istituzioni e dialogando con le persone.
A conferma di ciò – ha concluso Acciarri – non solo non ho firmato alcun accordo con la società Gasdotti Italia, ma come titolare di una azienda agricola ho ricorso in giudizio dinanzi al TAR per far valere non solo i miei interessi personali ma anche le ragioni di un territorio che dobbiamo lasciare integro per coltivare il nostro obiettivo di un’agricoltura produttiva e di qualità.”
