Gestione idrica nei terreni agricoli, un “focus” al Consorzio Agrario

Attualità
di Alberto Maria Alessandrini

Le recenti alluvioni in Emilia-Romagna e Marche evidenziano come oggi si passi da una condizione di “siccità severa” al rischio di gravi esondazioni, con dissesti nei fiumi e nei torrenti, nel giro di pochissimi giorni.

Troppa acqua in poco tempo da una parte, grande siccità dall’altra. Conseguenze meteorologiche opposte, ma che secondo gli esperti hanno un comune denominatore: il cambiamento climatico

Negli ultimi 30 anni, secondo i dati Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, la disponibilità idrica nel nostro Paese è diminuita del 20%. Una riduzione dovuta non solo alla minore frequenza delle precipitazioni, ma anche all’incremento dell’evaporazione. Un calo che determina conseguenze prima di tutto per il settore agricolo che si trova a dover gestire la produzione con una programmazione diversa dei raccolti, come ad esempio succede per il riso o per il girasole.

Tante sono le azioni di prevenzione e gestione necessarie che dovrebbero vedere le aziende agricole coinvolte come soggetti con la diretta tutela del territorio e non solo come spettatori.

Una valenza multifunzionale degli imprenditori di questo settore che rappresentano un presidio funzionale ed economicamente sostenibile da affiancare ai soggetti pubblici per la corretta gestione delle risorse idriche, per la manutenzione del reticolo idrografico e delle pendici collinari e nella pianificazione per transizione e adattamento climatico sul nostro territorio.

Confagricoltura, su questa base concettuale, ha presentato un piano di gestione territoriale per il risparmio idrico, la gestione delle alluvioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico nel Contratto di Fiume Misa, un’area questa gravemente provata dalle alluvioni degli ultimi anni, nel piano di gestione presentato si sottolinea il fondamentale ruolo degli agricoltori per la tutela e la sicurezza del territorio.

Proprio di questo si tratterà nel convegno, in programma presso i locali del Consorzio Agrario di Jesi il prossimo 13 novembre alle 17.00, organizzato da Confagricoltura. Una discussione innanzi tutto tecnica circa gli strumenti da porre in atto per salvaguardare i terreni agricoli ed allo stesso tempo mettere in sicurezza il bacino idrografico. Tra i relatori il geologo Andrea Dignani, il presidente del contratto di fiume – Misa Giorgio Sartini, il dirigente regionale Maurizio Tiberi. Le conclusioni saranno affidate all’assessore regionale all’agricoltura Andrea Maria Antonini.

Tags: Consorzio Agrario Ancona, in evidenza, rischio idrogeologico

Suggeriti

Identificata nelle Marche una molecola insetticida contro il vettore della Xylella
Canapa, lino, seta: dall’agricoltura le fibre tessili per una vera moda “made in Italy”

Da leggere