Il nuovo disciplinare di lotta integrata della Regione Marche introdurrà l’utilizzo della metaldeide per il controllo delle lumache, in aggiunta all’ortofosfato ferrico già autorizzato per il biologico. Manca la pubblicazione ufficiale, ma questo è l’orientamento emerso dall’incontro tecnico sul disciplinare di lotta integrata promosso da AMAP – Agenzia Marche per l’Agricoltura e la Pessca, con le organizzazioni di categoria.
Per Confagricoltura Marche, che da oltre un anno porta avanti questa battaglia, in particolare a difesa della produzione del girasole (oltre che del colza), si tratta di un risultato estremamente importante.
“Ringraziamo i tecnici di AMAP che hanno compreso le nostre ragioni” ha sottolineato il vicepresidente dell’Unione di Ancona, Alessandro Bettini, il quale ha aggiunto: “Tale decisione evidenzia due aspetti. Il primo: è stato riconosciuto che la nostra azione era sacrosanta, a difesa di una delle produzioni agricole più importanti per la regione come il girasole. L’introduzione dell’ecoschema 4 della Pac, con i limiti imposti nella lotta integrata, di fatto rendeva disincentivante per le imprese agricole aderirvi, perché il rischio di perdite di produzione sarebbe stato maggiore del beneficio del contributo stesso (poco meno di 50 euro).
Il secondo: si è preso atto che una misura con un’impostazione marcatamente ecologista, oltre a non aver riscosso gli effetti sperati fra gli agricoltori, correva il rischio di ottenere risultati diametralmente opposti da quelli sperati, tra l’altro minando l’importante valore paesaggistico, dato che, come noto, il girasole è un elemento caratterizzante delle colline marchigiane ”.
L’utilizzo della metaldeide – con la limitazione al 50% della superficie o distribuito mediante semina localizzata – rappresenta un importante strumento di controllo dei limacidi (lumache), responsabili della distruzione delle piante di girasole non appena emergono dal terreno.
Non è stato invece preso in considerazione l’impiego del geodisinfestante (Teflutrin) per la lotta contro gli elateridi, gli insetti che aggrediscono la pianta dalle radici, poiché, è stato sottolineato dai tecnici di AMAP, non risulterebbero danni seri.
Ad ogni modo merita di essere segnalato questo primo importante passo in controtendenza. Nelle Marche, come noto, sono coltivati a girasole quasi 40.000 ettari, oltre due terzi di quelli dell’intero territorio nazionale (che sono 110 mila) con una produzione di oltre 720.000 quintali. Una risorsa importante che, come insiste Confagricoltura Marche, merita di essere valorizzata e tutelata.