Imprese agricole, meno vincoli nei contratti di appalto

Legittimi per l'attività intensiva di manodopera anche in assenza di macchinari complessi
Attualità
di Alberto Maria Alessandrini

Le decisioni dei giudici, emesse nel corso di dicembre 2024, scardinano alcune consolidate convinzioni in merito alla legittimità degli appalti nel settore primario, aprendo nuovi scenari per le imprese agricole.

Al centro del dibattito la possibilità di affidare a terzi, attraverso contratti di appalto, lavori che richiedono un’attività intensiva di manodopera, come la potatura, la legatura, la stralciatura, o la vendemmia. Esigenza particolarmente sentita soprattutto per il settore ortofrutticolo, del vino e dell’olio.

Le sentenze in questione affermano in modo chiaro e inequivocabile che questi appalti sono non solo possibili, ma anche legittimi, anche in assenza di macchinari complessi (come trattori o vendemmiatrici) in quanto per l’esecuzione del servizio è sufficiente l’uso della minuteria. Un’innovazione giuridica importante destinata a fare giurisprudenza. L’esternalizzazione in agricoltura, se correttamente gestita, rappresenta dunque un’opportunità per le aziende di affrontare le sfide legate alla manodopera.

Le motivazioni delle sentenze sono puntuali e circostanziate. I giudici, infatti, hanno sottolineato come la genuinità di un contratto d’appalto non dipenda dalla complessità degli strumenti utilizzati, ma dalla presenza di un vero e proprio rischio d’impresa a carico dell’appaltatore. Quest’ultimo, infatti, deve valutare i costi, organizzare il lavoro e assumersi la responsabilità del risultato finale.

Decisione che rappresenta un risultato importante per le imprese agricole nonché un passo avanti per le imprese agricole, che potranno così organizzare la propria attività in modo più flessibile ed efficiente. La possibilità di affidare a terzi lavori stagionali o di picco consente di ottimizzare le risorse e di concentrarsi sulle attività core business.

L’avv. Diego Silvestri

Una buona notizia per le imprese agricole, soprattutto per quelle più strutturate che assorbono manodopera, raggiunto grazie al lavoro di assistenza legale dell’avvocato Diego Silvestri del Foro di Ascoli Piceno, consulente di Confagricoltura, che ha saputo attestare la genuinità degli appalti, anche di fronte a verbali ispettivi particolarmente stringenti. Sentenze che confermano, come sostenuto dall’avv. Silvestri stesso, la necessità di un’interpretazione delle norme del lavoro secondo uno schema agile e flessibile, capace di tenere conto delle specificità delle diverse attività economiche e di permettere agli agricoltori quella flessibilità connaturata alla stagionalità.

Tags: contratti di appalto, in evidenza, sentenza

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