Monitoraggio, concimazione, lancio di insetti utili: il drone si fa in tre

Dalla Hortus Service di Corridonia innovazioni tecnologiche per l'agricoltura
Attualità
di Giulia Sancricca

Quando la tradizione dell’agricoltura incontra la tecnologia per offrire alle aziende e al consumatore finale prodotti di qualità. Ne sono l’esempio i progetti portati avanti dalla Hortus Service di Corridonia.

«Questa realtà è socia di Confagricoltura Macerata – dice il presidente maceratese dell’associazione di categoria, Andrea Pettinari e ha sviluppato la digitalizzazione di alcuni servizi che possono essere realizzati con i droni: dalla mappatura per la fertilizzazione e la semina alla distribuzione di esche e insetti conto i parassiti. Sono innovazioni che ci stanno particolarmente a cuore poiché dimostrano come la tecnologia possa essere un aiuto importante se applicata all’agricoltura».

Veduta dal drone della Hortus Service di Corridonia

A entrare nel dettaglio del progetto è il co-titolare di Hortus Service, Moreno Castagna: «L’idea dell’utilizzo dei droni in agricoltura – dice – nasce dall’esigenza del mondo agricolo di dotarsi di sistemi innovativi per la gestione delle colture. Noi lavoriamo nella distribuzione dei mezzi tecnici soprattutto nel settore ortofrutticolo e andando dietro all’evoluzione del settore cerchiamo di anticiparne le esigenze, sposando la strada della tecnologia».

Allora entra nel merito dell’utilizzo dei droni: «È uno strumento che può essere considerato come applicativo a queste nuove tecnologie e il suo utilizzo viene raggruppato in tre macroaree. La prima riguarda il monitoraggio aereo delle colture che permette l’individuazione degli indici di vegetazione per valutare la salute della coltura e laddove sia necessario intervenire con una correzione di concimazione, oppure con l’irrigazione o l’applicazione di diserbi puntuali».

Strumenti tecnologici di monitoraggio con il drone

La seconda macroarea riguarda il lancio degli insetti utili: «Con i droni può essere effettuato il lancio di insetti utili che vanno a combattere gli insetti nocivi – dice il cotitolare Matteo Porfiri. È una tecnologia abbastanza familiare per noi che siamo arrivati al settimo anno di utilizzo di Trichogramma brassicae per combattere la piralide e la sesamia sul mais e i lepidotteri su cavoli. A questo lavoro si aggiunge anche il contenimento del ragnetto rosso sul pomodoro e della cimice asiatica sui frutteti».

Il terzo settore è infine quello che interessa lo spray aereo sulle colture in pieno campo: «In questo caso serve un drone particolare – specifica Porfiri – più versatile. L’idea era nata per fare interventi di biostimolazione a pieno campo, poi abbiamo visto, strada facendo, che questa tecnologia si prestava a più utilizzi. Così, cambiando attrezzo, si può concimare in pieno campo quando il trattore non può entrare (ad esempio per via del terreno bagnato, ndr). Un’esperienza che abbiamo testato anche sulla semina, sia per quel che riguarda i cereali che per colza e le mellifere». L’ultima frontiera – meno utilizzata nel Maceratese – è quella dell’utilizzo del drone per l’ombreggio delle serre: «Qui il mercato è bassissimo – conclude Castagna – ma sia al nord che a Latina e Battipaglia si sta portando avanti un discreto lavoro».

Tags: drone, hortus service, in evidenza

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