Mosci, se ne va il capostipite dello storico oleificio

Aveva avviato il frantoio a San Marcello negli anni '60, passato ora a figli e nipoti
Attualità

Si è spento all’età di 87 anni Maurizio Mosci, capostipite della famiglia proprietaria dell’omonimo oleificio di San Marcello e protagonista del settore oleario marchigiano. Con l’innata passione per l’olivicoltura, aveva intrapreso l’attività di frantoiano nel 1962, dopo aver acquistato, insieme al fratello Amato, piccoli appezzamenti di terreno. Nel 1984 l’acquisto  del frantoio al centro del paese in provincia di Ancona, divenuto Museo dell’Olio con i macchinari donati poi al Comune. Perché nel 1995 l’oleificio si trasferisce in Via Montelatiere, dove si trova tutt’oggi con impianti della migliore tecnologia Pieralisi, passando di mano ai figli di Maurizio – Paolo e Lorenzo – e al figlio  di Amato – Roberto.

Maurizio Mosci

A chi ha frequentato il frantoio – tra clienti e fornitori – Maurizio Mosci ha dispensato volentieri opinioni e consigli, sempre partecipe e vigile al lavoro di famiglia e sempre pronto a scambiare due chiacchiere per intrattenere i presenti. Un esempio, insieme all’inseparabile fratello, di resilienza e laboriosità, appartenente a quella generazione che ha ricostruito l’economia Italiana del dopoguerra. L’oleificio F.lli Mosci, giunto ormai alla terza generazione, raccoglie i frutti del suo prezioso lavoro e lo ricorda con affetto e gratitudine per essere stato sempre al fianco dell’azienda.

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