Uniti sotto il brand “Parco Alimentare del Piceno” per valorizzare le produzioni enogastronomiche locali, le aziende agrituristiche, gli spacci aziendali e, più in generale, il territorio del sud delle Marche. Un territorio dove le ferite del sisma si sono sommate a quelle di carenze strutturali pregresse, ma da dove una nuova generazione di imprenditori agricoli intende ripartire guardando ai nuovi mercati dell’e-commerce
“Parco Alimentare del Piceno” è il progetto realizzato da Confagricoltura Ascoli, sostenuto dalla Camera di Commercio delle Marche e portato avanti da una quindicina di aziende agricole del territorio specializzate nelle produzioni di qualità: dalle farine alla pasta, dal tartufo ai salumi, dal vino all’olio, dai legumi alle confetture.
“Aziende giovani ma già ben strutturate – sottolinea il vicepresidente di Confagricoltura Marche, Emiliano Pompei – che fanno della sinergia e delle nuove tecnologie le loro armi per essere competitive a vasto raggio”. E così, nel breve volger di qualche mese, prima la creazione di una piattaforma e-commerce, ora la registrazione ufficiale del marchio: un simbolo grafico con il “picchio” che contraddistingue il territorio Piceno e che permetterà di riconoscere i prodotti di aziende locali da concorrenti o peggio ancora da truffe.
“Grazie al marchio di certificazione – aggiunge Pompei – il consumatore riesce a ripetere l’esperienza di acquisto di un determinato prodotto e capire il valore, ma soprattutto i valori dell’azienda produttrice. La registrazione del marchio permette ai titolari il diritto di essere i soli ad utilizzarlo sul mercato, contrastando anche le imitazioni. Insomma, una garanzia di unicità che è garanzia anche per il consumatore, perché significa qualità del prodotto, genuinità, territorialità”.
Parco Alimentare vuole così essere un libro aperto e trasparente per conoscere il Piceno. Un insieme di produttori scelti per esaltare le ricchezze agroalimentari e promuovere il territorio nella sua interezza. “Una grande avventura per tutti i nostri produttori – chiosa il vicepresidente di Confagricoltura Marche – che ogni giorno selezionano con cura le eccellenze del territorio del sud di questa nostra regione. Parco Alimentare offre prodotti di nicchia e per la maggior parte derivanti da agricoltura biologica come l’olio extra vergine di oliva dop, vini di qualità, tartufo, confetture, prodotti da norcineria, alcuni tipi di farina di mais, pasta di grano duro, e molto altro. Un Parco inclusivo, nel senso che è aperto a nuovi partner che abbiano in comune l’amore per questa nostra terra e il desiderio di valorizzarla al meglio attraverso le sue molteplici produzioni enogastronomiche”. Sfida partita, obiettivi ambiziosi ma perfettamente compatibili con l’ingegno, la professionalità e la passione di chi lavora questa terra.
Parco Alimentare del Piceno, si valorizzano le produzioni locali
Un brand che vede unite insieme una quindicina di aziende agricole