Si terrà nel pomeriggio di giovedì 28 la firma del Contratto di Fiume Misa-Nevola, Il Contratto di Fiume è un accordo tra soggetti che hanno responsabilità nella gestione e nell’uso delle acque, nella pianificazione del territorio e nella tutela dell’ambiente e dunque Comuni, enti sovracomunali, associazioni, stakeholder. Si tratta di uno “strumento volontario di programmazione strategica e negoziata che persegue la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale”.
Alla firma, in programma presso il Municipio di Senigallia, ente capofila, interverrà l’assessore regionale all’ambiente Stefano Aguzzi. È questo il punto finale di un lavoro sinergico concretizzato dopo dieci anni di incontri e dibattiti, che permette di individuare i vari interventi da mettere in programma per la migliore gestione dei due assi fluviali, consentendo poi di orientare su tali azioni le risorse che saranno reperite.
In tale ambito, un ruolo importante lo merita il settore primario, tenuto conto che oltre l’85% delle superfici a ridosso dei due fiumi è agricolo. Di questo se ne è fatta interprete Confagricoltura Ancona che ha attivamente partecipato a tutti gli incontri perché, come ha avuto modo di sottolineare il vicepresidente Alessandro Bettini (nella foto) “ha sempre ritenuto il Contratto di Fiume un passaggio importante per la tutela del territorio della vallata del Misa-Nevola. Tant’è – ha aggiunto – che ha nominato un tecnico ad hoc, il geologo Andrea Dignani, per seguire tutto l’iter e coordinare una proposta tecnica, quella delle aree di laminazione. Una proposta che Confagricoltura Ancona ha presentato è che è confluita e si è concretizzata nella “marco azione G: realizzazione di aree di laminazione” dell’allegato al Contratto di Fiume”.
Proprio in ragione del fatto che la quasi totalità delle superfici coinvolte è ad uso agricolo, Bettini ha avuto modo di sottolineare come “il coinvolgimento degli agricoltori, tramite i loro rappresentanti, sia fondamentale per l’attuazione di ogni eventuale misura che si vorrà prendere”. Per questo Confagricoltura Ancona ha chiesto di essere rappresentata all’interno del comitato tecnico che sarà nominato subito dopo la firma ufficiale, tramite lo stesso geologo Dignani “per poter concertare le azioni senza che queste vengano imposte dall’alto in modo non sempre pragmatico”.