Tartufi, la Regione punta a valorizzare l’intera filiera

Presentato il bando in uscita ad ottobre per sostenere gli investimenti
Economia

Sarà pubblicato ad ottobre il bando della Regione per sostenere la creazione di nuovi impianti di tartuficoltura, o per la manutenzione di quelli attuali, disponendo risorse anche per rafforzare la conoscenza, la cultura e l’adozione delle migliori pratiche nella coltivazione di questa autentica eccellenza marchigiana.

Andrea Maria Antonini

Lo ha annunciato l’assessore regionale all’agricoltura Andrea Maria Antonini all’incontro tenuto ad Ascoli Piceno proprio sul tema della tartuficoltura marchigiana, sottolineando come “la Regione Marche è in prima linea nel promuovere e nel coordinare le diverse fasi di un’ampia filiera (istituzioni, produttori, commercianti) che va dalla produzione (cavatura) alla trasformazione, fino alla commercializzazione di un prodotto pregiato e rappresentativo della nostra terra come il tartufo”.

Ricordando come la Marche siano una delle pochissime realtà geografiche in Italia in cui c’è il tartufo a disposizione tutto l’anno, Antolini ha anche aggiunto che c’è la volontà della Regione “ad implementare la sua produzione attraverso una programmazione unica e coordinata di tutte le iniziative (fiere, eventi, convegni) in calendario sul suolo regionale, attraverso un portale internet di riferimento e, soprattutto, attraverso un piano strategico e condiviso di promozione del prodotto che, sono certo porterà riscontri positivi anche in chiave turistica e di valorizzazione dell’intero territorio marchigiano”.

A tal fine, l’assessore regionale ha aggiunto che, oltre al bando in uscita ad ottobre, il Servizio Agricoltura dell’Ente procederà, nei prossimi mesi, al lancio di ulteriori avvisi inerenti alla formazione, alla consulenza e al sostegno materiale dei vecchi impianti.

Il tartufo nelle Marche
  • 3600 HA di tartufaie coltivate
  • 13 mila cercatori tesserati
  • 50-60 Tonnellate prodotte, pari al 21/25% della produzione italiana di cui:
  • 15/20 Ton. di Tuber magnatum Pico (che equivale al 40% della raccolta del Bianco in Italia ma, nel 2012, rappresentava quasi il 70%)
  • 10/12 Ton. di Tuber melanosporum (pregiato)
  • 23/25 Ton. di Tuber aestivum/uncinatum
  • 2/3 Ton. di Tuber borchli (bianchetto)
(Dati Comune di Acqualagna e www.marcheterraditartufi.it)
Tags: Andrea Maria Antonini, Ascoli, in evidenza, tartufo

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