Numeri belli quelli della 31° edizione di Tipicità Festival al Fermo Forum l’11, 12, 13 marzo. L’ennesima prova che non è una semplice vetrina dei prodotti e produttori, ma lo scrigno della cultura materiale delle Marche di ieri e un incubatore per quello odierna.
Un’unicità su cui incalza pure il presidente Francesco Acquaroli: “Tipicità è un’ulteriore importante opportunità di far conoscere il made in Marche e la sua autenticità. Il marketing territoriale, l’idea che riusciamo a costruire della nostra regione, sono fondamentali per creare un valore aggiunto dei prodotti anche nell’immaginario collettivo e una maggiore consapevolezza delle potenzialità del nostro territorio. Su questo stiamo lavorando con risultati tangibili: il trend è positivo e dobbiamo cogliere questa occasione. L’esperienza di Tipicità in questo senso è preziosa. È stata tra le prime manifestazioni, 30 anni fa, ad avere l’intuizione di associare i prodotti tipici all’immagine e alla promozione delle Marche, un binomio vincente”.
La Rinascita è lo slogan di quest’edizione che si lascia alle spalle tante titubanze. È stato forgiato dal direttore Angelo Serri nel corso della conferenza stampa di presentazione che ha annunciato due grandi conquiste di questa kermesse : il patrocinio del Masaf e essere classificato nel portale del Ministero del Turismo (italia.it) “evento imperdibile”. Altro fiore all’occhiello: la parola “tipicità” è allo studio come costituente del “brand” Marche
“La Regione è ben consapevole del ruolo di Tipicità nella promozione del territorio e per questo rafforzeremo ancora la collaborazione – ha aggiunto l’assessore regionale all’agricoltura Andrea Maria Antonini – per valorizzare non solo i nostri prodotti di qualità, ma anche la nostra capacità di trattare le materie prime di eccellenza che abbiamo. L’obiettivo è far conoscere le Marche come regione del benessere e del buon vivere dove passare le vacanze o anche, dove prendere la residenza. Dando un’idea di identità, di appartenenza, “Tipicità” – ha concluso – rientra tra i drivers allo studio perché evoca benessere e alta qualità della vita e implica un rafforzamento della collaborazione proprio perché è uno strumento rilevante per la promozione”.
La fiera ha numeri importanti. Allestiti 10mila mq, in mostra 140 realtà, 11 regioni, 5 delegazioni estere (Tanzania, Olanda, Inghilterra, Sud Africa e Ungheria), divisi in 4 aree espositive (Autokthon (vino), Biocreativi (rapporto tra uomo e natura), Mercatino e Grand Tour), e in 6 aree eventi. Al cartellone, 164 momenti tra cui show cooking di una quarantina di chef, pasticceri e pizzaioli. E poi partner che fanno la differenza. Tre università (Ancona, Macerata e Camerino), l’Anci, la Camera di Commercio, una ventina di associazioni (comprese quelle di categoria).
Un festival fermano ma che nel tempo è diventato marchigiano “perché – ha ricordato il sindaco Paolo Calcinaro – abbraccia tutto il saper fare, dall’agro-alimentare all’artigianalità, dalle tradizioni al folklore. Motivo per cui, la manifestazione non può essere solo del Comune di Fermo, quale ente organizzatore”.
Torna Tipicità al Fermo Forum nel segno della Rinascita
Presentata la kermesse che sarà in programma dall'11 al 13 marzo
di Veronique Angeletti