Tubercolosi Bovina, ristori per i casi registrati nelle Marche

Colpiti esemplari nelle zone interne delle province id Ancona e Macerata
Attualità

Sta destando non poca preoccupazione il costante aumento di casi di Tubercolosi riscontrati in differenti allevamenti bovini marchigiani. Una malattia da tempo eradicata dalle nostre zone, ma che torna oggi a colpire gli allevamenti estensivi dell’entroterra.

La Tubercolosi Bovina (TB)

Si tratta di una patologia infettiva di origine batterica, che determina nell’animale colpito lesioni nodulari conosciute come “tubercoli”. Questi possono andare a colpire divere zone: linfonodi, polmoni, intestino, fegato, milza. Un’infezione di difficile gestione, in grado di determinare ingenti danni economici in ambito zootecnico animale e, non ultimo, anche in termini di sanità umana a causa delle zoonosi.

Il pericolo per il consumatore, e per chiunque non abbia contatti diretti con animali infetti, è praticamente nullo poiché ogni capo condotto al mattatoio, prima di essere lavorato e messo in commercio, viene comunque sottoposto a rigidi controlli circa la salubrità delle carni. Così come, al momento, la diffusione della malattia è ancora circoscritta ad alcune zone interne fra le province di Ancona e Macerata.

Difficile analizzare le cause della diffusione del batterio che, ciclicamente, ha in più riprese coinvolto alcune aree montane dove è ancora praticato il pascolamento su vaste zone. Movimentazione di capi senza le prescritte documentazioni sanitarie, fieno od alimenti infetti, possono essere alcune fra le cause principali del contagio. Non ultimo anche il crescente ruolo che alcuni animali selvatici, cinghiali e caprioli soprattutto, possono avere nel diventare vettori della tubercolosi.

Una questione seria che, se da un lato deve essere gestita al meglio per evitare che si allarghi ad altre zone della regione, dall’altro impone anche delle misure di ristoro per gli allevatori colpiti da questa situazione (nell’ultimo anno sono circa una centinaio i capi infetti individuati dai veterinari delle AST e poi abbattuti).

Un bando della Regione per i ristori

Di recente, con Decreto Dirigenziale n.113 del 26 settembre 2024, la Regione Marche ha pubblicato un bando per la concessione di contributi per interventi straordinari a sostegno di quelle imprese zootecniche colpite da tubercolosi bovina (TBC) nelle provincie di Macerata e di Ancona.

Con tale strumento la Regione prova ad intervenire sui molti effetti negativi causati dalla presenza di bovini colpiti dalla malattia. Abbattimento obbligatorio del capo infetto, blocco delle movimentazioni, sospensioni delle fecondazioni degli animali sono tutte misure attualmente imposte dalla normativa sanitaria. Scelte dure ma necessarie per contenere un contagio altrimenti deleterio e distruttivo per un intero settore.

Pari a 100.000 euro il budget totale stanziato al momento (per coprire il periodo 2021/2024) e che verrà concesso esclusivamente agli allevatori che, però, pur colpiti hanno rispettato le disposizioni dell’Autorità Sanitaria e collaborato con la stessa. Al momento dell’assegnazione dell’indennizzo l’azienda dovrà risultare ancora aperta e con codice di stalla attivo.

Due le modalità di intervento previste: indennizzi per gli animali abbattuti (al valore di mercato dei capi, diminuito delle indennità già erogate, del realizzo della vendita delle carni e di eventuali indennizzi ricavati dalle assicurazioni) e per perdite di reddito dovute ad obblighi di quarantena (maggiori costi sostenuti per l’ingrasso dei vitelli che non è stato possibile vendere ordinariamente e maggiore consumo di foraggi e mangimi per mancato pascolamento dei bovini adulti). Il termine per la presentazione delle domande fissato al 24 ottobre 2024.

Uno strumento necessario, anche se di modesta entità, per tentare di fornire un ristoro ad un settore già pesantemente in crisi ma che non sarà assolutamente sufficiente se non accompagnato anche dall’applicazione di rigidi protocolli sanitari per evitare il diffondersi della malattia. Procedure un tempo ovvie e di buon senso ma che nell’era dell’animalismo militante e dell’ecologismo ideologico diventano misure straordinarie.

Tags: in evidenza, TB, Tubercolosi Bovina

Suggeriti

Vendemmia 2024: nell’Ascolano dal 30 al 50 % di uva in meno
Tre Bicchieri 2025, ecco i 24 vini marchigiani premiati da Gambero Rosso

Da leggere