Umani Ronchi è la “Cantina dell’Anno 2024”. Lo sostiene il Gambero Rosso che, in occasione della presentazione della prestigiosa Guida Vini d’Italia, ha consegnato alla storica azienda vitivinicola con sede a Osimo il premio speciale. È la prima volta che questo ambito riconoscimento viene attribuito a una realtà marchigiana.
«Siamo particolarmente soddisfatti – esulta il ceo Michele Bernetti (nella foto) -. Il riconoscimento di Cantina dell’Anno premia il nostro percorso, la nostra storia, le nostre scelte, e conferma il ruolo di Umani Ronchi tra i grandi marchi del vino italiano».
Una vitalità complessiva che non si ferma ai soli aspetti vitivinicoli scrivono i giudici del Gambero che hanno orientato il loro sguardo su tutto il progetto complessivo non mancando di celebrare una storia di famiglia iniziata oltre 60 anni fa con Massimo Bernetti, padre di Michele, e il suocero Roberto Bianchi.
Gli assaggiatori del Gambero hanno anche attribuito i Tre Bicchieri, il massimo riconoscimento della guida, al Vecchie Vigne Historical 2018, un Verdicchio luminoso e raro che si svela dopo 5 anni di affinamento. «Un vino che riflette progettualità, intuizione, ricerca, desiderio di esprimere le tante sfaccettature di un territorio e di un vitigno. Tutti elementi che raccontano identità e cultura d’impresa – prosegue Bernetti -. Continueremo a lavorare in questa direzione, con ulteriori consapevolezze, spinte, e la certezza di avere una grande azienda – famiglia, con un capitale umano straordinario, senza il quale non si possono raggiungere obiettivi grandi e ambiziosi».
Umani Ronchi è un’azienda familiare storica del vino italiano che ha saputo coniugare bellezza dei territori – Marche e Abruzzo – conoscenza, tecnologia, visione e attitudine all’innovazione. Una storia di lavoro e ispirazione che dal 1957 ha attraversato tre generazioni, contribuendo a disegnare la realtà di un territorio unico nel panorama del vino italiano. Oggi Umani Ronchi può contare su una superficie vitata di 210 ettari che si estende attraverso tre territori: Colline del Verdicchio, Conero, Abruzzo. È presente in più di 60 Paesi con una quota export pari al 65% ed è tra i 18 membri fondatori dell’Istituto dei Grandi Marchi, associazione che racchiude alcuni dei più prestigiosi brand dell’enologia italiana come Antinori, Ca’ del Bosco, Tenuta San Guido -Sassicaia, Tasca d’Almerita, Donnafugata e altri.
Un percorso virtuoso, guidato da Michele Bernetti (Ceo) e suo papà Massimo Bernetti (fondatore) – insieme nella foto qui sopra -che ha trovato conferma nei riconoscimenti della critica enologica nazionale e internazionale fin dal 1997, anno in cui il Pelago ’94 vinse l’International Wine Challenge di Londra e venne decretato come Migliore Vino Rosso Mondiale dell’Anno. Il 2012 è stato l’anno del Verdicchio Vecchie Vigne, premiato da Gambero Rosso come Vino Bianco dell’Anno0.
Nel 2020 Wine Spectator ha eletto Umani Ronchi tra le Migliori Cantine d’Italia, mentre in queste ore arriva il Premio Speciale Cantina dell’Anno 2024 di Gambero Rosso.
Un cammino graduale sempre orientato alla cura e alla valorizzazione del comprensorio agricolo e del patrimonio culturale aziendale, con un’attenzione particolare al benessere delle persone, al rispetto dell’ambiente e delle sue biodiversità: del 2022 è la Certificazione di sostenibilità ambientale, economica, sociale riconosciuta da Equalitas.
Negli ultimi anni la famiglia Bernetti ha investito nel campo dell’hospitality restaurando il Grand Hotel Palace di Ancona – Boutique & Wine Hotel con Bistrot – nel centro storico della città, di fronte al mare e al cielo dell’Adriatico.